Stefan Höötmann non ama essere tenuto lontano dal suo lavoro. Quando decise di automatizzare la produzione degli elementi nella sua azienda SH Holz & Modulbau GmbH, non accettò alcun ritardo dovuto ai tempi di consegna: "All'avvio disponevamo già dei tavoli auto-assemblati WEINMANN, per il nostro ponte multifunzione, il WALLTEQ M-380; potevamo invece aspettare un po' perché fino a quel momento avevamo già prodotto manualmente". Tuttavia, l'imprenditore voleva subito il suo impianto di sezionatura: "Il mio atteggiamento è tale per cui se non ottengo una Mercedes, arrivo a destinazione anche con una Volkswagen. Per questo in Italia avevo già messo gli occhi su un impianto di sezionatura usato e stavo per acquistarlo". Ma l'intenzione è rimasta tale, dal momento che Weinmann fece un'offerta a Stefan Höötmann che non poté rifiutare: "Mi hanno prestato un altro impianto di sezionatura per il capannone, per me una soluzione eccellente, che è stata anche gestita in modo ottimale: quando arriverà il mio BEAMTEQ B-660, la macchina avuta in noleggio verrà ritirata e rivenduta. Mi piace cercare soluzioni, anziché limitarmi a parlare dei problemi. E questa soluzione è stata perfetta".
Un'azienda considerata agli inizi un po' eccentrica nel campo delle costruzioni in legno
L'azienda ha scritto un altro capitolo della sua storia, in cui Stefan Höötmann ha dimostrato grande dinamismo, proprio come per l'acquisto dei macchinari: fondata nel 1998 come falegnameria classica, nel 2004 la sua azienda, con sede a Lingen sull'Ems, ha fatto il suo ingresso nel settore della costruzione di intelaiature di legno: "Questo era ciò che volevamo, in questo modo siamo riusciti a tenere molto meglio in mano le redini delle nostre commesse". Anche se all'epoca nell'ambito delle costruzioni in legno eravamo ancora considerati un po' degli "alieni" nella regione, riuscimmo a far vedere al pubblico che "con il legno si può fare davvero di tutto". Questo motto ha permesso all'azienda di conquistarsi un'eccellente reputazione, per prima tra i committenti privati. Inoltre, la vicinanza ai Paesi Bassi ha consentito all'azienda di "varcare il confine" e dedicarsi alla costruzione di moduli anche per i committenti olandesi, i quali avevano già molta dimestichezza con questo metodo di costruzione, dato che lì era già molto sviluppato. "Ci siamo divertiti ancora di più", ricorda oggi Stefan Höötman: "Qui abbiamo avuto un livello di prefabbricazione ancora più elevato, diventando ancora più indipendenti dagli artigiani esterni come i costruttori di finestre o di piastrelle che venivano in cantiere. In questo modo, siamo stati in grado di muoverci più velocemente". Motivo sufficiente per importare il metodo di costruzione modulare nella Germania settentrionale, del quale allora era ancora in gran parte ignara: "All'epoca, il nostro lavoro di costruttori di prodotti in legno e di moduli veniva deriso nella regione", il che forse era anche dovuto alla scarsa qualità degli edifici modulari olandesi, cosa che non era passata inosservata nemmeno a Lingen. Ed è per questo che il metodo di costruzione modulare è stato successivamente adattato ai più elevati standard di qualità tedeschi.
Costruttore di moduli affermato dal 2015
La svolta è arrivata nel 2008 con un immobile commerciale per BP: "L'azienda ha richiesto la costruzione di un ufficio temporaneo che doveva ospitare 120 dipendenti per quattro anni. Abbiamo ricevuto l'ordine e abbiamo fornito un edificio modulare a tre piani con 3.500 m2 di superficie utile, la cui qualità era talmente elevata che BP lo utilizza ancora oggi". A Lingen, l'esperienza acquisita con questo progetto ha dimostrato "quanto tempo e denaro possiamo risparmiare in un progetto su larga scala. Pazzesco!". Stefan Höötmann decise, quindi, di far evolvere la sua azienda nel settore della costruzione di immobili. Sebbene l'azienda abbia dovuto inizialmente accontentarsi di progetti minori a causa della crisi finanziaria, ha comunque sfruttato il tempo a disposizione per ottimizzare il proprio sistema di costruzione modulare. Nel 2015 è stato poi avviato il processo di costruzione di moduli seriali per le strutture per i rifugiati, e nel 2016 è stata realizzata una partnership con Vonovia, che si prefiggeva l'obiettivo di acquistare edifici residenziali modulari a Lingen. "Questo è stato il primo colpo che ha portato a una crescita grandiosa", questo il bilancio retrospettivo di Stefan Höötman. Abbiamo affittato capannoni per la produzione di moduli, cosa che richiede soprattutto molto spazio, e oggi nei capannoni abbiamo una capacità di 13.000 m2 dislocati in quattro sedi. La partnership con Vonovia è terminata e al suo posto sono subentrati i contratti quadro con le metropoli di Colonia e Amburgo, alle quali forniamo periodicamente edifici residenziali a prezzo fisso. Inoltre, oggi la SH Holz & Modulbau GmbH costruisce uffici, scuole, asili nido, case di cura e, come si spera, presto anche di nuovo hotel. Nel 2021 l'impresa ha fatto il suo ingresso nel nuovo edificio che ospita gli uffici di rappresentanza, costruendolo in modalità modulare. Al momento a Lingen siamo alle prese con la riorganizzazione dei processi di produzione nei capannoni. Stefan Höötman ha completamente abbandonato l'attività con i committenti privati, e oggi si occupa di commesse che prevedono un progetto di partenza di 700 m2 di superficie utile.
Piccolo team, grande effetto
La redditività è al centro delle considerazioni dell'imprenditore: "L'impegno richiesto per la costruzione di una casa unifamiliare non è molto inferiore a quello che si richiede per un grande edificio, dato che bisogna comunque campionare entrambi. Tuttavia, con la costruzione di un edificio, il fatturato è molto più elevato. Pertanto, per ottenere lo stesso fatturato con le case unifamiliari, non avrei abbastanza personale". Ciò non è da ricondurre alla mancanza di personale qualificato in generale, quanto piuttosto al fatto che nella filosofia aziendale di Stefan Höötmann, i grandi obiettivi si raggiungono con un team snello: "Al momento abbiamo 35 dipendenti, circa la metà lavora in ufficio, l'altra nel capannone". Stefan Höötmann riesce a gestire grandi volumi con un team così ridotto ricorrendo a subappaltatori: "I nostri dipendenti si occupano solo della produzione di elementi e dell'assemblaggio dei moduli. Se le nostre capacità non bastano, allora provvediamo ad acquistare degli elementi. Esternalizziamo i lavori di finitura a partner comprovati del settore artigianale, così da adattare le nostre capacità in modo rapido e flessibile e da assumere, se necessario, altri artigiani per le grandi commesse, non un problema per le loro aziende, in quanto i tempi di preparazione sono di sei mesi". Ciò è tanto più importante, in quanto il sistema di costruzione modulare presenta numerosi vantaggi per gli artigiani, che possono lavorare, anche su turni, in condizioni controllate ed ergonomiche, in un luogo d'impiego fisso e al riparo dagli agenti atmosferici e con brevi tempi di percorrenza. Possono portare il loro materiale comodamente sul posto di lavoro, anziché distribuirlo su più piani in cantiere. Vantaggi da cui anche i dipendenti di SH Modulbau traggono beneficio: "Nessuno oggi ha più voglia di lavorare in cantiere. Da noi gli interventi esterni si riducono a 14 giorni, due o tre volte l'anno, perché a tutti piace ogni tanto starsene un po' fuori. Non abbiamo mai avuto problemi a trovare nuove persone. Se dobbiamo parlare di problemi, questi per noi non riguardano il personale, bensì la capacità del capannone".
Pianificazione con affinità per il sistema
Anche per la fase di pianificazione, Stefan Höötmann opta per la collaborazione con il personale esterno: nell'ufficio ben attrezzato di SH Holz & Modulbau GmbH vengono svolte soltanto le operazioni preliminari di produzione e creati gli schemi di fabbrica. La cosa importante è che l'azienda riesca a entrare nel progetto il prima possibile: "Nella costruzione di moduli ciò è assolutamente necessario al fine di poter costruire edifici eleganti e di elevata qualità, personalizzabili anche in base alle esigenze dei clienti. Ciononostante, nella pianificazione è necessaria anche una certa affinità con il sistema. Ne abbiamo capito l'importanza occupandoci recentemente di una casa di cura, modificata da un architetto fino al punto da non essere più un edificio modulare, il che ha comportato la rinuncia alla commessa da parte nostra". E questo, nonostante la possibilità di costruire fino a cinque piani in modo molto flessibile grazie al sistema modulare proprietario. I moduli hanno dimensioni variabili comprese entro i 13,50 x 4,70 metri, con una misura preferenziale per la larghezza pari a 3,40 metri. "Questi numeri ci permettono di giocare. Ad esempio, ora stiamo costruendo una scuola con grandi moduli open space e una campata dal soffitto di 8 metri. Quello che non riusciamo a fare con i moduli lo facciamo anche con l'acciaio e il cemento. Per citare un esempio, di certo non costruiremmo mai un'aula magna con dei moduli. Nei nostri ordini, le limitazioni sono poche, tuttavia, esistono anche dei limiti legati alla flessibilità". Per questo a Lingen, la pianificazione viene generalmente affidata a tre uffici di pianificazione con i quali collaboriamo da tempo; una procedura che all'inizio è stata accettata a malincuore, ma che poi si è imposta con l'accrescersi della fama dell'azienda. "Oggi i nostri clienti pianificano senza problemi con i nostri uffici di pianificazione, anche se sanno che il calcolo dei prezzi avviene solo alla fine della pianificazione dei moduli e che a questo punto non possono praticamente più realizzare i nostri piani con un'azienda tradizionale".
Costruzione di moduli come soluzione ai problemi
Da dove deriva questo atto di fede? "Dal fatto che oggi riusciamo a seguire i gusti contemporanei, in quanto si è sparsa la voce che questo metodo di costruzione funziona in modo eccellente e, oltre a una serie di vantaggi, offre al cliente una maggiore sicurezza. È come succede per un'auto: viene progettata e realizzata da un produttore e, se lo fa seguendo una logica precisa, il cliente sa esattamente cosa riceve e a quale prezzo". Ovviamente ciò non è tutto. I clienti apprezzano anche il fatto che il costruttore di moduli di Lingen sia in grado di risolvere i problemi, ad esempio, quando si tratta di completare un'aggiunta di piani in un edificio di una metropoli in tempi estremamente brevi e con un disagio minimo per l'area circostante. Qui la costruzione di un modulo richiede due settimane di grande cantiere, dopodiché servono soltanto, di tanto in tanto, piccoli automezzi. In questo caso si può anche alzare un po' il prezzo, tanto più che il cliente, mettendo in conto possibili seccature, spesso nel complesso risparmia. Stefan Höötmann cita come esempio l'aggiunta di piani sopra una clinica: "I clienti hanno scelto un'impresa di edilizia tradizionale che offriva il 20% in meno di noi. Alla fine, le attività della clinica sono state sospese per diversi mesi per via dei rumori, della sporcizia e dell'umidità, mentre si è continuato a pagare i salari e gli stipendi del personale della clinica. Noi in quindici giorni avremmo praticamente finito il lavoro. Lascio a voi il calcolo di quale variante sia stata alla fine la più economica". Un secondo esempio del bonus "problem solver" è un corridoio di collegamento chiuso, lungo 250 metri, posto tra due edifici di una clinica, che poggia su supporti che attraversano un'area della clinica intensamente trafficata. Per il progetto SH Holz & Modulbau ha offerto 20 moduli con 19 supporti. Dopo la preparazione delle fondazioni dei supporti con cantieri di dimensioni ridotte si passa al montaggio sul terreno in 20 giorni, quindi un supporto e un modulo al giorno. "Un costruttore di edilizia tradizionale concorrente ha offerto 80 supporti e un tempo di costruzione di sei mesi", ricorda Stefan Höötmann. "Sebbene il suo prezzo fosse la metà, ci siamo aggiudicati l'appalto senza problemi". Un altro vantaggio a favore della costruzione a moduli è la presenza richiesta al costruttore in quanto risorsa. Ad esempio, il capocantiere di una città deve essere regolarmente presente sul sito di costruzione nei progetti di edilizia residenziale tradizionale, mentre in un progetto a moduli la sua attività si limita al processo di pianificazione e alla consegna. Nella fase di produzione dispone al massimo delle sue capacità e può occuparsi di altri progetti, motivo per cui con il metodo di costruzione modulare una città o un'associazione edilizia può gestire all'incirca il quadruplo dei progetti con lo stesso personale.
Costruzione industriale
Il presupposto fondamentale di tutti questi vantaggi è una coerente industrializzazione dell'attività edilizia. Una volta implementata, un edificio progettato a moduli diventa un prodotto realizzato in condizioni quadro controllate e consegnato come servizio completo al luogo di destinazione. L'attività di costruzione in loco si riduce a un breve intervallo di tempo dedicato all'assemblaggio, e la dipendenza da fattori esterni come le condizioni atmosferiche o le interazioni negative tra le singole strutture si riduce pressoché a zero. Oltre alla pianificazione e alla preparazione dei lavori, il progetto di costruzione si concentra sulla produzione dei moduli nel capannone, che dovrebbe essere ampiamente automatizzata e razionalizzata sul modello dell'industria automobilistica. La costruzione industriale consente inoltre di sfruttare in modo coerente le sinergie tra standardizzazione e serialità. Non per niente durante la produzione di 13 strutture per rifugiati, identiche nella costruzione, Stefan Höötmann ha sperimentato che "ripetendo gli stessi processi più volte eravamo meno inclini agli errori e avevamo riscontrato un risparmio nei tempi di lavorazione fino al 30%. Queste misurazioni indicano la strada che dobbiamo percorrere. Grazie alla produzione automatizzata, in futuro potremo sfruttare ancora più a fondo queste sinergie". Da questo punto di vista, contattare il produttore di macchine WEINMANN, che nel contesto dell'HOMAG Group è sinonimo di automazione nelle costruzioni in legno, è stato un ulteriore passo nella giusta direzione. Per Stefan Höötmann, parte della sua ambizione è "avere in mano tutti i processi di costruzione e ottimizzarli in modo costante. Nell'ambito della produzione, ciò significa un flusso di lavoro più rapido grazie alla produzione automatizzata, nonché un maggior numero di pezzi come rapida risposta ai picchi degli ordini, senza dimenticare la qualità più elevata, considerando appunto che con la lavorazione manuale abbiamo commesso ancora troppi errori". Anche nel montaggio dei moduli, in futuro il carpentiere intende sfruttare le altre potenzialità offerte dalla razionalizzazione: "Al momento collochiamo ancora i moduli nel padiglione, li montiamo, li smontiamo, li imballiamo e li portiamo via. Non facciamo uscire i moduli finché non sono tutti pronti: se uno di questi presenta un problema, l'intero capannone si blocca". Un sistema che ha funzionato a lungo, ma che ora, considerati i volumi correnti, è arrivato al suo limite. A partire dal 2023, l'azienda intende creare un sistema di scorrimento che consenta di spostare i moduli attraverso il capannone. "Dopodiché arrivano presso l'artigiano, che nel capannone ha una stazione fissa. In questo modo, possiamo completare ogni giorno un modulo e conservarlo all'esterno". SH Holz & Modulbau GmbH avrebbe quindi fatto il suo dovere, tuttavia, Stefan Höötmann vede ancora la necessità di recuperare il ritardo nel settore dei servizi per conto terzi: "Anche i subappaltatori risparmiano grazie alla razionalizzazione del lavoro nel nostro capannone. Eppure, non ci si è ancora resi conto che almeno una parte di questi risparmi potrebbe essere destinata al miglioramento della struttura dei costi". Inoltre, elettricisti e installatori potrebbero prefabbricare cavi o cablaggi e installarli nel capannone. "Così, potrebbero sfruttare ulteriori potenzialità legate ai costi. Purtroppo però, molti artigiani non sono ancora in grado di comprenderlo. Sono comunque convinto che se intraprenderemo ulteriori passi nella giusta direzione per l'espansione dei moduli e se sfrutteremo appieno le possibilità di sconti sulle grandi quantità, le aziende di edilizia tradizionale saranno sempre meno in grado di tenere il passo con noi". L'ascesa della sua azienda dimostra la necessità di dare credito alle prospettive che intravede il carpentiere, il quale finora ha contribuito in larga misura alla fama della costruzione modulare in Germania settentrionale, non più considerata un metodo di costruzione di scarsa qualità. L'imprenditore è riuscito a far conquistare alla SH Holz & Modulbau GmbH una posizione sul mercato in cui l'azienda figura come uno dei pochissimi fornitori in grado di concentrarsi esclusivamente sulla costruzione modulare, e da quando la notizia si è diffusa, nella regione sono iniziati a comparire i primi imitatori.
«Nell'ambito della produzione, ciò significa un flusso di lavoro più rapido grazie alla produzione automatizzata, nonché un maggior numero di pezzi come rapida risposta ai picchi degli ordini, senza dimenticare la qualità più elevata, considerando appunto che con la lavorazione manuale abbiamo commesso ancora troppi errori.»
SH Holz & Modulbau
La SH Holz & Modulbau GmbH nacque come un'azienda di carpenteria tradizionale, e negli ultimi anni si è evoluta in un'innovativa azienda produttrice di spazi modulari. Da oltre 25 anni l'azienda è specializzata nel legno come materiale da costruzione. La fondazione della SH Holz & Modulbau GmbH ebbe luogo nel 2009 come fornitore speciale per la costruzione di moduli, e da allora sono stati realizzati oltre 100 progetti. L'azienda realizza edifici residenziali, uffici e locali aziendali, istituti di formazione ed edifici amministrativi in struttura modulare avanzata, e lavora a stretto contatto con i suoi clienti.
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