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Il taglio nella produzione in lotto 1 di horatec viene eseguito quasi al 100% da due sezionatrici robotizzate HOMAG del tipo SAWTEQ B-320 flexTec.

Sezionatura robotizzata di pannelli singoli

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25.11.2021   |   Hövelhof   |   Germania

  • Per i tagli speciali, alle seghe robotizzate si affianca una sezionatrice per pannelli semiautomatica come SAWTEQ B-300 (precedentemente HPP 300 ProfiLine).
  • Entrambe le sezionatrici per pannelli vengono caricate tramite traverse da un magazzino orizzontale.
  • Dopo il taglio, i pezzi finiscono in un primo magazzino di smistamento di Systraplan.
  • La bordatura con sistema di circolazione è automatizzata con due robot all'entrata e all'uscita.

Il core business di horatec è la produzione di alta qualità di pezzi finiti di mobili per la carpenteria, dal taglio alla bordatura fino alla foratura e alla fresatura. L'elemento chiave di due linee automatiche in lotto 1 presso la sede di Hövelhof sono due sezionatrici robotizzate SAWTEQ B-320 flexTec di HOMAG.

Quando Wolfgang Thorwesten fondò horatec 25 anni fa, il mondo dei falegnami era ancora molto diverso. "Esistevano erano molte aziende più grandi. Era chiaro che: un falegname non acquista, come artigiano tuttofare produce tutto da solo", dice il titolare. "Negli ultimi dieci anni il cambiamento è stato radicale. Non solo il numero di dipendenti delle aziende è diminuito drasticamente, ma è soprattutto la mentalità a essere cambiata oggi". Uno dei motivi del cambiamento riguarda proprio i professionisti: "I nostri clienti hanno difficoltà a trovare personale qualificato", ma anche la crescente varietà dei materiali: "Se si osserva la varietà, si vede come esistono materiali di alta qualità che possono essere lavorati solo con macchine e processi specifici". Un falegname che impiega macchine classiche ha difficoltà se non può permettersi di investire la somma necessaria. E poi c'è un terzo punto da aggiungere: la digitalizzazione. Non tutti i falegnami riesco a stare al passo con gli enormi cambiamenti di questo settore. "Noi di horatec invece grazie all'automazione siamo riusciti a ottenere un grande vantaggio e a semplificare i nostri processi in modo tale da produrre effetti economici significativi", afferma Thorwesten. I cambiamenti avvenuti nell'artigianato del legno rappresentano alla fine la causa della forte crescita della sua azienda e dei suoi fornitori.

Generazione di falegnami

Nonostante le sfide, Thorwesten intravede eccellenti prospettive per il settore della falegnameria. Certo, alcuni falegnami dovranno valutare con attenzione quali prestazioni in futuro eseguiranno da sé e quali invece dovranno in caso acquistare. Dopo tutto, oggi i settori di produzione sono estremamente complessi. Se 30 anni fa un falegname poteva ancora produrre tutto, ora deve acquisire conoscenze specifiche e specializzarsi nei macchinari. Thorwesten è quindi certo del fatto che "Per molte falegnamerie classiche, l'investimento non permette di ottenere l'alta qualità che forniamo a un prezzo altrettanto interessante". Ecco perché oggi nella clientela di horatec troviamo la ditta individuale e l'azienda con 20 dipendenti. E, mentre l'azienda individuale non di rado si avvale continuamente dei servizi, quella composta da più dipendenti riesce a compensare i picchi di ordine. A ciò si aggiungono anche le aziende che non scelgono di investire per la sostituzione, ma cambiano il loro approccio e si fanno quindi fornire i pezzi.

Un'ampia gamma di servizi

In questo contesto, horatec ha ottimizzato già molto presto le interfacce per la falegnameria. "Ad esempio con soluzioni di pianificazione o di vendita", concretizza Thorwesten. "Offriamo ad es. plausibilità e sicurezza nella configurazione di un armadio, con una calcolo completo di alta qualità e altamente personalizzabile, e ci assumendoci la responsabilità per la correttezza di tutte le parti e accessori. Grazie ai nostri strumenti online e a una soluzione di pianificazione offline, il falegname può avvalersi nel contempo di una pianificazione completa nello spazio".

La base di tutti i servizi di horatec è l'intera collezione Egger, disponibile in magazzino, bordo intero compreso. A partire dai pannelli 8, la gamma spazia a mobili e materiali frontali da 19 per arrivare fino ai pannelli da 25. Sono anche disponibili spessori speciali come i pannelli da 22 mm o i pannelli impiallacciati in cinque tipi di legno. E, ovviamente, le superfici verniciate. Dato che un falegname copre l'intera gamma, l'assortimento si estende fino agli sportelli e alla ferramenta. "La gamma di prodotti che lavoriamo è enorme", commenta Thorwesten. "In questo modo il falegname ottiene tutto da un'unica fonte".

Produzione a presenza umana limitata

Horatec vanta una produzione lotto 1 - completamente concatenata e completamente connessa. "Da noi il lotto medio per produzione è di 1,7", riporta il titolare. "In questo core business non c'è alcuna progettualità sugli articoli, perché nessun pezzo si ripete. Ognuno porta i propri dati per la lavorazione individuale." La produzione inizia e termina, se lo si vuole, utilizzando i propri macchinari. "Le commesse pronte giungono alla Egger di Brilon, e da questo sito la nostra merce viene distribuita ai rivenditori dell'area DACH (Germania/Austria/Svizzera). Questo termine di consegna rappresenta anche il punto di partenza per tutte le nostre pianificazioni. Sulla via del ritorno prendiamo il materiale per le nostre tre fabbriche. La merce arriva quindi in magazzino e da lì finisce nella produzione".

Mentre gli articoli B e C vengono depositati in blocchi o nei magazzini orizzontali, i semiformati più comuni finiscono direttamente in produzione. "A partire dal momento in cui il conducente dei carrelli elevatori deposita il pacchetto, lavoriamo linea di principio senza operatore", sottolinea Thorwesten. Attraverso il portale, i pannelli entrano sulla sezionatrice per il taglio singolo passando dal magazzino orizzontale. Nell'ambiente delle sezionatrici, horatec ha definito sei posti per linea di produzione, verso dove ritornare e registrare automaticamente i residui. Nei tagli successivi, questi residui hanno la priorità nell'utilizzo. Nel processo di taglio presso Hövelhof, horatec utilizza in ogni linea di produzione una sezionatrice robotizzata SAWTEQ B-320 flexTec e una sezionatrice semiautomatica HOMAG, ad es. una SAWTEQ B-300 (precedentemente HPP 300), con la sezionatrice robotizzata che esegue praticamente tutto il taglio. Solo i tagli finali e di imballaggio sono realizzati dalla sezionatrice semi-automatica. Dopo la divisione, i pezzi ora etichettati si dirigono verso un primo polmone di smistamento per passare da qui a una macchina di bordatura EDGESEQ S-800 (precedentemente: KFR 610) di HOMAG, che tramite sistema di circolazione lavora all'ingresso e all'uscita con un robot ciascuno. Dopo la bordatura, i pezzi vengono diretti in un secondo polmone di smistamento e, infine, in un'isola di foratura, costituita da un centro di lavorazione CENTATEQ E-500 (precedentemente: BMG 511) e da un trapano in continuo DRILLTEQ H-600 (precedentemente: BHX 500) di HOMAG. "In sostanza, dal magazzino pannelli passando per SAWTEQ fino all'isola di foratura lavoriamo senza operatore", sottolinea ancora una volta Thorwesten. "Nel migliore dei casi, un dipendente ritocca un pezzo solo per l'imballaggio". La produzione a tre livelli conta quindi cinque dipendenti e un responsabile di produzione per turno. I processi sono controllati tramite sistemi proprietari ERP e PPS e un sistema di controllo della produzione di 3Tec.

Qualcosa di completamente nuovo

In passato horatec lavorava il taglio impiegando due sezionatrici semiautomatiche HOMAG, ognuna delle quali produceva 500 pezzi per turno. Le sezionatrici venivano messe in funzione da quattro dipendenti su due turni. Dopo che però la produzione presso la sede di Hövelhof era stata fondamentalmente convertita all'automazione, anche nel taglio mancava soltanto la "miccia esplosiva": ed eccola arrivare nella fiera ospitata nel 2016 da HOMAG Plattenaufteiltechnik a Holzbronn. "Ho visto flexTec e d'istinto l'ho voluta comprare subito", racconta Thorwesten. "A differenza delle sezionatrici semi-automatiche, dove negli anni si sono succeduti i soliti perfezionamenti, la sezionatrice robotizzata era qualcosa di completamente nuovo, già solo per il fatto dell'automazione. Inoltre, la sezionatrice robotizzata conquista grazie alla sua flessibilità, sia per quanto riguarda la disposizione standard dell'isola di sezionatura per potersi adattare alle condizioni di produzione, sia per quanto riguardo il taglio stesso, dato che il dispositivo permette un numero di tagli finali in linea di principio illimitato". Dopodiché il titolare ha eseguito il calcolo ROI in cui ha messo a confronto due sezionatrici semi-automatiche con la flexTec, soprattutto in merito a temi quali carenza di manodopera specializzata, costi di manodopera specializzata e ai turni di notte, che sarebbero iniziati a breve. "La decisione è stata presa subito."

Pensare in pool da 1.000 pezzi

Oggi da horatec ogni dipendente del servizio interno di vendita rilascia progetti. Dopodiché, le proprietà dei pezzi, ciascuno con circa 150 caratteristiche, vengono inserite in una banca dati. Nel sistema proprietario PPS, i responsabili di produzione ordinano per prima cosa in base alla data di carico e filtrano il materiale in modo da formare famiglie di pezzi che rappresentano un determinato rendimento del ciclo. Dopo che le partite sono state ordinate secondo i pezzi, Ardis ottimizza gli schemi di taglio e trasmette i dati di produzione al magazzino e alla sezionatrice. Horatec pensa in tutto questo in termini di pool di 1.000 pezzi a cui vengono fornite tutte le informazioni: una volta lasciata la sezionatrice per pannelli, ogni pezzo viene etichettato in esercizio continuo, permettendo così l'elaborazione del codice a barre e garantendo una cronologia completa.

Secondo Thorwesten, i risultati di SAWTEQ B-320 flexTec convincono anche nel taglio stesso. Ciò è dimostrato in primo luogo dalla disponibilità: 95 + X percento, secondo le stime del titolare. "Ma anche la precisione e la qualità sono di massimo livello", afferma. "La precisione non è poi così fondamentale per noi, perché noi formattiamo ancora, ma a volte abbiamo anche pezzi tagliati a misura finita. Ed è qui che si dimostra la precisione della sezionatrice". Il criterio decisivo per horatec è stata la prestazione simulata preventivamente da HOMAG, trasparente e su misura per il cliente. "Dispongo di 1.000 pezzi che posso far tagliare in modo affidabile a una flexTec e da cui poter prelevare pezzi singoli. Con una produzione massima che HOMAG finora ha quantificato essere di 1.500 pezzi per turno, abbiamo ancora un numero significativo di riserve, il che ci permette di poter recuperare eventuali residui di produzione", afferma Thorwesten. E specifica: "Per le nostre esigenze è la macchina migliore che ci sia." Ciò si deve anche all'output uniforme, dopo tutto la produzione di Hövelhof è progettata per garantire la continuità, e alla coerente singolarizzazione in cui il robot porta sistematicamente i singoli pezzi nella direzione di produzione.

Scegliere sempre gli stessi dispositivi

Sono già 20 anni che horatec e HOMAG implementano progetti congiunti. Durante questo periodo molti processi sono diventati familiari, dato che la base è sempre costituita da macchine standard con la stessa struttura di dati. Al momento un'azienda belga, su licenza di horatec, sta costruendo una nuova linea di produzione. Anche in questo caso si è scelto di impiegare parallelamente SAWTEQ B-320 flexTec e una sezionatrice per pannelli semiautomatica. "In questo modo ci affidiamo sempre agli stessi dispositivi HOMAG, utilizzando la tecnologia comprovata", descrive Thorwesten. La costruzione della linea inizierà a marzo 2022. L'avvio della produzione è previsto per settembre: completamente concatenata, completamente connessa, in lotto 1, con taglio della sezionatrice robotizzata SAWTEQ B-320 flexTec

«Inoltre, la sezionatrice robotizzata conquista grazie alla sua flessibilità, sia per quanto riguarda la disposizione standard dell'isola di sezionatura per potersi adattare alle condizioni di produzione, sia per quanto riguardo il taglio stesso, dato che il dispositivo permette un numero di tagli finali in linea di principio illimitato.»

Wolfgang Thorwesten, horatec GmbH

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