»Qui nessuno si china più«
Indipendentemente da che cosa ci sia da tagliare, uno o cento pannelli decorativi uguali, pannelli in schiuma rigida o solo due fogli HPL: con un’unità lama-magazzino di Holzma e Homag Automation, da Popp fa tutto un uomo soltanto. Non si deve chinare e nemmeno deve sollevare niente.
Clemens Simon da Popp a Forchheim gestisce da solo due pannelli alla volta alla lama, in tutta semplicità, MDF, 22 mm di spessore, 4.100 x 2.800 mm. Per serie più grandi, taglia addirittura pacchetti spessi fino a 115 mm, formati da cinque o sei pannelli. Il programma fa in modo che »HPP 530 profiLine« di Holzma sezioni il pacchetto innanzitutto in quattro o cinque strisce lunghe 4.100 mm e larghe magari da 300 a 500 mm.
La falegnameria Popp fornisce prodotti in serie e realizzazioni singole a imprese industriali, ma anche a università, amministrazioni cittadine, case di riposo e clienti privati. Tra i suoi punti di forza, prodotti di serie in materiale legnoso e materiali high tech per apparecchi medici. Inoltre, Popp è uno specialista del 3D. Ora, Frank e Sonja Geppert gestiscono l’azienda fondata dal bisnonno di lui nel 1905. Il mastro falegname ha ulteriormente sviluppato l’esercizio rendendolo un fornitore industriale. L’impresa impiega 60 dipendenti, si è trasferita 2 anni fa in un nuovo immobile di 6.000 m² e produce a un livello tecnicamente molto alto. Oltre all’officina specializzata nella lavorazione del legno, c’è anche una produzione di plastica.
Spingere anziché sollevare
Con tre, quattro colpi contro il bordo del container dei rifiuti, Clemens Simon sminuzza e smaltisce i residui di rifilatura, e porta tutto in avanti i pacchetti di strisce sulle prolunghe del tavolo montate perpendicolarmente alla linea della sega. Non sembra che il lavoro gli risulti particolarmente pesante. Il tavolo macchina, così come le prolunghe del tavolo, sono infatti dotati di una griglia i ugelli aria a sfera. Nel punto dove un pacchetto di pannelli preme una sfera, fluisce fuori aria e lo fa praticamente fluttuare. Mentre Clemens Simon taglia davanti, sullo sfondo lavora il magazzino pannelli automatico TLF 411 di Homag Automation, che porta il materiale per il prossimo pacchetto sulla parte posteriore della sega, il tavolo di preaccatastamento. Una volta tagliata l’ultima striscia e smaltito il pezzo residuo posteriore, Clemens Simon gira e spinge una striscia dopo l’altra contro il registro a squadra e le pinze di destra dello spintore materiale.
Controllata dal programma, la sega suddivide ora le strisce lungo la lunghezza. Con ogni ciclo, un pacchetto di pezzi tagliati pronti si sposta sul tavolo anteriore. Clemens Simon deve selezionarli per le successive lavorazioni e suddividerli in tre cataste. Nemmeno questo lavoro sembra essergli pesante. Il tavolo a cuscinetti d’aria davanti al registro a squadra è allungato in avanti di circa 4 m. Dietro si trovano tavoli elevatori per le singole cataste. Il pannello più in alto sta sempre automaticamente un paio di millimetri sotto il livello del tavolo. Senza dover sollevare un pacco di pannelli, Clemens Simon può semplicemente spingerlo fino alla sua catasta.
Ora, l’unità interrompe il funzionamento in serie e inserisce una produzione speciale. Va realizzato per un apparecchio medico un sandwich con un cuore in schiuma rigida di altissima qualità e coperture HPL. Anche questi materiali vengono trattati senza problemi da magazzino e lama.
“Tutti gli obiettivi raggiunti”
Prima che la falegnameria, a fine 2013, si trasferisse dal paesino bavarese vicino a Forchheim, i dipendenti eseguire il taglio a una sega Holzma di dimensioni simili soltanto con un duro lavoro fisico. Allora, come anche oggi, la quantità di pannelli da sezionare veniva fornita con tempismo, quotidianamente circa 30 pannelli. Con il trasferimento, i Geppert volevano non imporre più ai loro dipendenti il sollevamento dei pannelli, e investirono nell’unità di taglio. Oltre all’unità lama-magazzino, nel capannone si trovano quattro centri di lavorazione, una bordatrice e un’inseritrice, tutti di Homag Group. Per Frank Geppert è valsa la pena di investire: “Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi del nostro investimento: Non dobbiamo più chinarci, non dobbiamo più sgobbare e non dobbiamo neanche più cercare. Quello che prima avrebbero tagliato due uomini in otto ore, ora lo fa uno in sole sette ore. Inoltre l’unità lavora tutti i nostri materiali. I resti non ci danno problemi, poiché come produttori in serie posiamo sezionare completamente tutti i pannelli”.
Pubblicato in DDS, gennaio/2016. Holzma ringrazia il redattore responsabile Georg Molinski. Ringraziamo anche il nostro cliente, la Popp GmbH & Co. KG.
Fonte per le immagini: DDS/Georg Molinski
«Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi del nostro investimento: Non dobbiamo più chinarci, non dobbiamo più sgobbare e non dobbiamo neanche più cercare. Quello che prima avrebbero tagliato due uomini in otto ore, ora lo fa uno in sole sette ore. Inoltre l’unità lavora tutti i nostri materiali. I resti non ci danno problemi, poiché come produttori in serie posiamo sezionare completamente tutti i pannelli.»Frank Geppert, gerente Popp GmbH & Co. KG